Di stile figurativo e scolpita dall'artista portoghese Barata Feyo, quest'opera, dedicata a Rosalía de Castro, celebre poetessa galiziana, si trova nella Praça da Galiza, a Porto, in Portogallo. Fu inaugurata nel settembre del 1954 come tributo alla sua influenza letteraria e culturale, in particolare per la sua difesa della lingua galiziana e delle tradizioni popolari della Galizia.
La statua, parzialmente circondata dalla vegetazione sul retro e ai lati, raffigura Rosalía de Castro seduta, con un'espressione serena e riflessiva. Davanti a lei, delle panchine pubbliche completano lo spazio intimo di questa piccola piazza. La semplicità dei suoi abiti, scolpiti nella pietra, rafforza il suo legame con il popolo, mentre l'orientamento verso il cielo riflette le profonde emozioni dei suoi scritti, stabilendo una connessione emotiva con chi la osserva.
L'ubicazione del monumento in Praça da Galiza non è casuale: questa piazza, il cui nome deriva dalla Galizia, simboleggia il profondo legame tra il nord-ovest della Spagna e il Portogallo. La Galizia e il Portogallo condividono un patrimonio linguistico comune, e Rosalía de Castro, difendendo il galiziano, rafforza questo legame con il portoghese, sua lingua sorella.
Durante la cerimonia di inaugurazione, la figlia di Rosalía, Gala Murguía, era presente e ha accompagnato l'allora sindaco di Porto, José Albino Machado Vaz, nella deposizione di fiori al monumento.
Rosalía de Castro (1837-1885) è una delle figure più significative della letteratura galiziana e spagnola del XIX secolo. È nota soprattutto per la sua opera poetica in galiziano, che ha contribuito a rivitalizzare e dare dignità a una lingua fino ad allora emarginata. La sua opera Cantares Gallegos (1863) segnò la rinascita della letteratura galiziana, conosciuta come Rexurdimento. In quest'opera, Rosalía esprime la vita rurale, il dolore dell'emigrazione e l'identità galiziana. Nella sua celebre poesia "Adiós ríos, adiós fontes", ritrae la sofferenza di chi è costretto a lasciare la propria terra, un tema ricorrente che si collega alla diaspora galiziana.
Adiós, ríos; adiós, fontes;
adiós, regatos pequenos;
adiós, vista dos meus ollos:
non sei cando nos veremos.
Miña terra, miña terra,
terra donde me eu criei,
hortiña que quero tanto,
figueiriñas que prantei,
(Estratto da Cantares Gallegos)
Un'altra sua opera fondamentale è Follas Novas (1880), una raccolta di poesie che esplora il dolore personale, la malattia e la morte, temi che riflettono la sua vita e la sua fragile salute. Il suo lavoro, sia in galiziano che in spagnolo, è caratterizzato da una profonda preoccupazione per gli emarginati, in particolare per le donne e i poveri. Questa sensibilità sociale e politica l'ha resa una figura di spicco nella difesa dei diritti delle donne e nell'attivismo sociale.
Oggi l'eredità di Rosalía de Castro vive non solo nei circoli letterari, ma anche nei movimenti sociali contemporanei, come il femminismo e la difesa delle lingue e delle culture minoritarie. Il suo lavoro è stato riscoperto e rivalutato come fonte di ispirazione per coloro che lottano per la giustizia sociale e la preservazione della diversità culturale.
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