Situato nella piazza Luís de Camões, il monumento a Camões di Lisbona celebra il più grande poeta portoghese di tutti i tempi, che ha profondamente plasmato l'identità del Portogallo.
Il suo poema epico, I Lusiadi, è stato così importante che Camões è stato addirittura inserito nella festa nazionale dedicata al Portogallo e alle comunità portoghesi in tutto il mondo, il 10 giugno, conosciuta come la Giornata del Portogallo, di Camões e delle comunità portoghesi.
Si potrebbe dire che Camões è stato per il Portogallo quello che Omero è stato per l'Antica Grecia e Virgilio per l'Antica Roma: coloro che hanno cantato le gesta eroiche attraverso poemi epici che hanno definito l'identità nazionale dei loro paesi.
Il monumento, che prende il nome dalla piazza, ha preso il posto del palazzo distrutto dal terremoto del 1755, noto come il Palazzo del Marchese di Marialva (Palácio do Marquês de Marialva).
Tuttavia, prima che il monumento venisse costruito, i resti del palazzo furono utilizzati dalla popolazione come magazzini e alloggi per i poveri, che presero il nome di baracche di Loreto (Casebres do Loreto).
L'idea di ristrutturare l'area era un tema popolare fin dall'inizio del XIX secolo, che Victor Bastos (lo scultore), nel 1859, vide come un'opportunità per presentare il suo progetto di costruire un monumento in onore a Camões. Questa proposta ha ottenuto un grande sostegno.
Dopo l'approvazione per la costruzione, le baracche di Loreto furono demolite e alcuni esempi di architettura e storia sono ora esposti nel parcheggio sotterraneo della piazza attuale.
Ci vollero 5 anni dalla posa della prima pietra da parte del re Luís, il 28 giugno 1862, all'inaugurazione ufficiale presieduta dallo stesso re il 9 ottobre 1867.
Inoltre, il monumento era considerato un omaggio alla prossima celebrazione del tricentenario della morte di Camões, prevista per il 1880.
La statua in bronzo ha un'altezza di circa 4 metri (13 piedi), mentre il piedistallo che la sostiene è alto circa 7 metri (24 piedi) ed è realizzato in calcare di Lioz.
Camões è raffigurato con una spada sguainata, mentre si erge in modo trionfante.
Con la mano sinistra tiene saldamente I Lusiadi contro il petto, mentre indossa una corona d'alloro, simbolo di onore ed eroismo.
Ai suoi piedi giacciono una corazza e una pila di libri, altri riferimenti al suo coraggio e al suo lascito letterario.
Sulla base sono rappresentate otto figure di spicco della cultura portoghese dei secoli XV, XVI e XVII.
Queste figure raffigurano Fernão Lopes, Fernão Lopes de Castanhede, Francisco Sá de Menezes, Gomes Eanes de Azurara, Jerónimo Côrte-Real, João de Barros, Pedro Nunes e Vasco Mouzinho de Quevedo.
Sulla pavimentazione intorno al monumento sono presenti rappresentazioni di navi e ninfe.
Le navi celebrano le imprese delle scoperte marittime portoghesi esaltate da Camões.
Le raffigurazioni delle ninfe possono essere interpretate come le ninfe del Tago, alle quali il poeta chiede ispirazione all'inizio delle I Lusiadi:
IV
Vaghe ninfe del Tago, a cui canta
L'acque finora del paterno fiume,
Se nacque in me, da' vostri dolci rai
Questo soave di cantar costume
E se le belle rive io sempre amai
Or tutto in me spirate il vostro nume;
Ed Ippocrene al nuovo suon risponda,
Se prima lusingai sol placid'onda.
V
Non su morbid'erbette riposarme,
O pingervi le amate arene d'oro;
Ma mi giova cantar guerrieri ed arme
I mari superati e il vinto Moro:
Però cedan le avene a fero carme
Che svegli l'ire ed arda in mezzo a loro,
Onde spirin faville anco fra no
Col mio canto uguagliati i grandi eroi
I Lusiadi - Traduzione di A. Nervi (1882)
Curiosità storica - Durante l'Ultimatum britannico del 1890 contro il Portogallo, la statua fu avvolta con crêpe nero, simbolo del lutto e dell'umiliazione vissuti dai portoghesi a causa del ritiro obbediente delle loro truppe dalle colonie africane contestate e rivendicate dal Regno Unito.
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